Voce e Vagina

“Tieni la bocca chiusa!”
Quante volte noi Donne ci sentiamo dire questa frase? Chi di noi ha sofferto perchè messa a tacere?
Sicuramente in tante riconosciamo in questa espressione non solo un ritornello frequente ma soprattutto una ferita che fa male.
Lo sapete che la bocca e la vagina hanno la stessa origine embrionale? Significa che durante la fase di formazione dell’embrione entrambe si formano dallo stesso tipo di tessuto, quindi condividono lo stesso tipo di cellule.
Avete mai provato a serrare di colpo la bocca e a sentire cosa succede contemporaneamente al perineo?
Avete mai fatto caso alla bocca e alla Yoni quando abbiamo paura, siamo nervose o arrabbiate? Sono aperte o chiuse? E quando siamo felici, rilassate, innamorate, quando guardiamo qualcosa di bello? E quando cantiamo? E quando fischiamo?
Cosa fanno la bocca e la Yoni quando ridiamo? E quando piangiamo? E quando starnutiamo?
La bocca e la Yoni sono intimamente connesse.
Se una è chiusa è molto raro che non lo sia anche l’altra.
Dirci di chiudere la bocca è dirci di chiudere anche la Yoni.
La Donna zittita, messa a tacere è una Donna a cui viene zittita, messa a tacere anche la Yoni.
Questo accade nella vita di tutti i giorni, con pesanti ripercussioni in ogni momento, soprattutto in quelli cruciali come il sesso o il parto.
Anche a letto, la Donna zittita si sentirà sporca, zozza, svergognata nel lasciare aperta la sua bocca, a cui viene negato di esprimere suoni e rumori belli e naturali dettati dal piacere…e anche la sua Yoni non riuscirà ad aprirsi, a lasciarsi andare, a sbocciare, ad accogliere, a godere.
Quando la Donna zittita poi partorirà, le verrà detto di “non urlare”, di “non fare tutto questo baccano”, che “partoriscono tutte e mica fanno così tanto rumore”, che “urlando si disperdono energie”.
Prima l’Utero, poi la Yoni non potranno raggiungere l’apertura necessaria per l’accoglienza ed il passaggio della Creatura che viene alla luce, il processo sarà disturbato, aumenterà la probabilità di eventi avversi.
“Prendi aria, chiudi la bocca come se stessi andando sott’acqua, trattieni il fiato e spingi!”
Questa frase viene quotidianamente pronunciata in milioni di sale parto mentre la Donna è in fase espulsiva, magari stesa su un lettino con i genitali in bella mostra davanti a medici, ostetrici, infermieri, specializzandi, tirocinanti, studenti.
Questa frase esplica una manovra, detta di Valsava e che è sconsigliata dalle evidenze scientifiche, secondo la quale la Donna deve spingere trattenendo aria.
Il parto però non è spinta ma apertura.
La manovra di Valsava è impossibile da fare a bocca aperta.
Se la bocca non viene lasciata libera di aprirsi, nemmeno la Yoni si aprirà per dare alla luce.
Nemmeno la defecazione è spinta, anch’essa va vissuta aprendo e non spingendo (e aprire, anche in questo caso, con la bocca chiusa è quasi impossibile), per cui se facciamo la cacca spingendo e ci viene detto di partorire come quando facciamo la cacca, anche la fase espulsiva sarà vissuta spingendo, con tutti gli eventuali danni a carico del perineo, dalle lacerazioni all’incontinenza e ai prolassi.
Sesso e parto sono momenti analoghi che richiedono apertura per garantirne la riuscita, che deve essere pure soddisfacente, appagante, piacevole.
Smettiamo di concedere a chiunque di zittirci e di dirci di tenere la bocca e la Yoni chiuse.
Bocca e Yoni aperte! Libere di parlare, di esprimersi, di gocciolare, di comunicare, di godere, di gioire, di accogliere, di aprirsi, di far fluire, di far uscire, di ridere, di piangere, di urlare, di cantare, di respirare, sospirare, gemere di piacere e di dolore.
La Donna sana, felice, appagata è la Donna libera di aprire bocca e Yoni quando vuole.
“Io la bocca non la chiudo!”

#AngelicaNucera ( Ostetrica )

Foto dal web

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