10 novembre. Tu dormivi.
Così, ho rivolto lo sguardo verso te.
Tu dormivi.
Così, ho preso le mie mani e le ho messe tra le nuvole. Il vento in faccia mi ricordava che è bello vivere di oggi senza pensare a domani .
Tu dormivi.
D’azzurro si è tinto il mio viso e, ho visto lacrime di dolore sgorgare e, ho visto lacrime di gioia sorgere felici da un tramonto oramai lontano.
Tu dormivi.
D’ambra poi gioiva il mio cuore, resina preziosa a preservare i ricordi.
Tu dormivi.
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