Il Teatro come lo concepiscono alcuni è diventato da politicanti mezza calzetta. La poesia, vera base del linguaggio teatrale verbale, musicale, d’espressione visiva e corporea, si è persa tra la superficialità di coloro che non hanno abbastanza cuore per ascoltare e non hanno abbastanza occhi per osservare. Il sano senso politico, di cui parlavano i maestri di un teatro del novecento che era cambiamento in movimento, si è oggi disperso nel pattume della superficialità. Per questo motivo nell’eterno presepe del Teatro, insisto e metto al centro l’Uomo che ha bisogno di rispetto, umanità e poesia…
Riflessioni di un pomeriggio … sul divano mentre studio e mangio un pezzetto di cioccolato di Modica …ultimo souvenir di una vacanza al mare, a casa mia…